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I heard the bells on Christmas Day: Pace in terra agli uomini di Buona Volontà.

E' la notte di Natale del 1864. Un maturo signore dalla faccia devastata è triste e solo nello studio della sua grande villa in Cambridge, Massachussetts . Il camino è acceso , i servi sono via e l'aria è piena del sapore della Festa. Lontano le campane della chiesa chiamano a gran voce i fedeli per la messa di mezzanotte, quando finalmente le Porte del Cielo si apriranno e il Bambinello troverà posto nella mangiatoia. Ma l'uomo non riesce a gioire: metà dell'America si sta trucidando da sola nel più grande disastro della storia, la guerra di secessione, colei che mieterà più vittime delle due guerre mondiali messe insieme. Da abolizionista convinto egli non può che appoggiare in pieno le ultime parole del Presidente Lincoln, che proprio pochi giorni prima in un proclama affermava : "Che l'intero popolo riposi nella speranza che il nostro operato rispecchi la volontà Divina, che l'anelito ad una Nazione Unitaria sarà ascoltato in Alto e che Dio benedica le nostre azioni e nel contempo perdoni i nostri grandi peccati .....affinchè presto il nostro Paese ora diviso sia unito e libero dalla sofferenza e possa tornare alla precedente condizione di felicità e di pace... " Tuttavia egli sa, come ormai lo sanno tutti, che questa guerra durerà ancora a lungo e che trascinerà dietro di se' il lutto di un intera generazione. Il suo credo antischiavista è ancora trepidante e puro, e vibra con la stessa forza con la quale ha sempre combattuto a fianco di personaggi del calibro del Governatore del Massachussetts John Andrew e dopo aver stretto la mano dell'adorato Presidente Lincoln! Eppure com'erano lontani i giorni della sua giovinezza, quella sera di Natale! Oltre al dolore della guerra il suo cuore è spezzato per due terribili sciagure che hanno colpito da poco la sua famiglia, e che, nella sera della Vigilia, acuiscono il senso di impotenza e di solitudine: la morte dell'amata moglie Fanny, avvenuta solo due anni prima, e il ferimento dell'adorato figlio Charles, che combatteva per la Patria in questa odiosa guerra e che ora giace paralizzato per sempre nella sua camera da letto...a soli 19 anni!

L'animo impulsivo e convinto dell'uomo per la prima volta si incrina. Egli tocca con mano la ferocia della guerra e la devastazione della sua vita; nemmeno il laudano e l'etere, che da tempo gli fanno compagnia, riescono a lenire il suo dolore. Eppure, in un rigurgito di estrema poesia, quella buia notte di Natale egli scriverà una delle pagine più accorate e struggenti della letteratura Americana, versi sublimi che incarneranno alla perfezione il sentimento popolare e che rimarrano incise per sempre nel cuore dell'intera Nazione... Ma di chi sto parlando?

L’uomo è il famoso poeta Henry Wadsworh Longfellow, una delle eminenze letterarie del tempo , autore di chiara fama e stimolo insigne per gli intellettuali e gli idealisti del tempo. La sua è stata una strada in ascesa densa di meritate vittorie e le sue opere hanno presto trovato un collocazione definitiva nell’Olimpo della storia. Nato nel 1807 a Portland, nel Maine, proveniva da una famiglia ricca e illustre. Il padre era un famoso avvocato ma il fiore all’occhiello della genìa era sicuramente il nonno Peleg, che da giovane aveva combattutto durante la guerra di Indipendenza Americana a fianco di

Giorgio Washington, dal cui rapporto era uscito rispettato e vincente. Ma la famiglia ha origini antiche: pare che gli avi fossero i discendenti diretti di John e Priscilla Mullins Allen, due sopravvissuti del Mayflower..cosa di cui tutti i componenti andavano molto fieri e che consolidava ancor più il profondo sentimento di appartenenza a quella terra. Henry e i suoi sette fratelli vivevano felici in una enorme magione dove l’Arte e la Cultura facevano da assidui compagni. E’ un bambino molto precoce, al punto che a soli 3 anni viene iscritto a scuola e a soli 6 legge e scrive talmente bene da riuscire a entrare nella prestigiosissima Accademia di Portland dove, manco a dirlo, si dimostrerà presto all’altezza delle aspettative: è vivace , attento e ha attitudine per le lingue. A 13 anni il suo primo Poema The Battle of Lovell’s Pond, verrà pubblicato sulla gazzetta di Portland. A 15 si è già fatto un nome in ambito letterario dimostrando una enorme prolificità: prima ancora dei 18 anni ha già pubblicato 40 poemi, 24 dei quali finiranno addirittura sul The United States Literary Gazette.

A 18 anni è già professore di lettere antiche presso la stessa Accademia in cui si è diplomato; ma il ragazzo è ambizioso, curioso, assetato di cultura. Pare che lo stesso Rettore Benjamin Orr gli abbia in parte finanziato un viaggio in Europa, che durerà ben tre anni, con il fine di ampliarne gli orizzonti e metterlo in grado di parlare ( e scrivere ) correntemente Spagnolo, Francese e Inglese. Tornerà in America nel 1829, ma la sua fama lo ha già preceduto: al suo attivo porterà un appassionante diario di viaggio, che verrà poi pubblicato a puntate col nome di Outre-Mer: A Pilgrimage Beyond the Sea e che diventerà un bestseller per quei tempi. Nel frattempo trova anche il tempo di sposarsi con una sua compagna di classe, una bella ragazza dal carattere tranquillo, Mary Storer Potter. Non sarà un vero e proprio matrimonio d’amore ma il giovane Henry si affeziona presto alla moglie, che gli fa anche da segretaria e copista. La giovane coppia aspira ad una sistemazione più prestigiosa di quella offerta dall’Accademia, e questa inevitabilmente arriva l’anno dopo il matrimonio, quando addirittura Harvard gli offre la Smith Professorship of Modern Languages a patto che la coppia si trasferisca in sede immediatamente. Henry però è turbato, tentenna: la giovane moglie è incinta di 6 mesi e la gravidanza non sembra procedere molto bene. Tuttavia Mary, che ama sinceramente il marito, insiste e riesce a convincerlo ad accettare l’incarico. Il viaggio è lungo e faticoso e, a causa del prematuro distacco della placenta, il bambino muore prima ancora che i due arrivino ad Harvard. I medici tuttavia non reputano necessario un ricovero in Ospedale e la coppia , seppure addolorata, si stabilisce nella nuova casa offerta dall’Università. Ma la situazione precipita: un residuo di placenta è rimasta nell’utero di Mary e provoca una setticemia fulminante. A quei tempi non c’era nulla da fare e dopo due strazianti settimane di agonia la giovane sposa muore a soli 22 anni, lasciando un compagno distrutto e oppresso da enormi sensi di colpa. Sarà il primo grande dolore di Longfellow, dal quale non si riprenderà velocemente.

In preda ad un febbrile e postumo amore per la sua compagna ne farà imbalsamare il cadavere che verrà poi esposto in perpetuo nel cimitero di Mount Auburn. Per lei scriverà Footsteps of Angels, un poema ispirato alla loro tragica storia d’amore, e molte altre opere tra poesie e novelle. Poi, come spesso succede, il tempo lenisce il dolore. Longfellow è un uomo giovane, ricco , famoso e ben inserito nel suo contesto sociale: cova ancora il desiderio di mettere su famiglia e mette gli occhi su una bella e giovane fanciulla, ” Fanny ” Appleton, figlia di un industriale di Boston. Costei però si lascia desiderare; è una promettente pittrice e teme che il matrimonio con un uomo peraltro così famoso potrebbe infrangere i suoi sogni, come in realtà poi fu. Inizia quindi un lunghissimo corteggiamento da parte di Longfellow, sette lunghissimi anni in cui ogni giorno tornando da Harvard l’uomo sosta sotto il balcone della ragazza in attesa di un suo sguardo, passando per il ponte di Boston. La cosa diviene di dominio pubblico, tanto che quando il ponte di Boston verrà demolito nel 1906 quello nuovo fu appellato Longfellow Bridge. Chi la dura la vince: il 10 maggio 1843 Fanny capitola, probabilmente vinta dalla caparbia dell’uomo che comunque in quegli anni ha imparato a conoscere.

Il loro sarà un matrimonio felice coronato dalla nascita di ben sei figli e durerà 18 anni. Poi, improvvisamente, la tragedia. Molte volte, nei tempi della sua vecchiaia, Longfellow ripenserà a quella sera vergata a sangue sul suo diario. “Fa caldo in questi giorni, così caldo che non vediamo l’ora che si alzi la buona brezza marina e ci sollevi da quest’aria pesante….. fangosa e oppressiva in questi giorni di guerra. La mia povera Allegra ( una delle figlie) soffre tanto per questo caldo insistente ed Edie ( altra figlia) è costretta a tagliarsi i capelli , poichè tenerli raccolti non le dà abbastanza sollievo… ” Queste due ultime frasi egli le ricorderà per sempre, poichè saranno il preludio del dramma che di lì a poco sprofonderanno l’intera famiglia nell’angoscia.

( continua da Magic Old America)

La tenera moglie Fanny è triste per il taglio di capelli della figlia e, come spesso facevano anche le nostre nonne, decide di conservare la treccia tagliata della figlia come ricordo della chioma fluente della ragazzina. Inserisce quindi i capelli in una busta e la sigilla con la ceralacca. Ma all'improvviso... forse una folata di vento dalle finestre lasciate aperte oppure un attimo di disattenzione e il vestito di Fanny prende fuoco . La donna urla, si precipita in fiamme nello studio del marito che, preso alla sprovvista, cerca di spegnere l'incendio con quel poco che ha sottomano..ma nulla da fare, Fanny è strangolata dal fuoco. Nel disperato tentativo di salvarla Henry le si butta addosso per spegnere le fiamme col suo stesso corpo, ma tutto è inutile. Dopo un giorno di agonia la povera Fanny muore per le ustioni e lo stesso Longfellow rimane pieno di cicatrici sul volto e sulle mani, al punto che non potrà neanche assistere al funerale della moglie. Il suo bel viso rimarrà talmente deturpato che sarà costretto a farsi crescere la barba, un elemento che lo contraddistinguerà fino alla fine dei suoi giorni. L'uomo è distrutto: si ritira in un eremitaggio silenzioso mentre fuori la guerra di secessione impazza e il mondo che conosce sta svanendo per sempre. Da attivo sostenitore della campagna abolizionista di Lincoln egli sostiene economicamente la causa , dando fondo a gran parte delle sue finanze per alimentare e vestire le giovani milizie dell'Unione. D'altra parte la tradizione stessa del Massachussetts, che dal 1790 si vanta di non avere più avuto neanche uno schiavo negro sul territorio, lo sostiene e lo incoraggia. Forte del suo idealismo si rifugia nella Causa e mantiene saldi rapporti culturali con William Lloyd Garrison , non solo facendo sentire la sua voce sul rivoluzionario giornale

The Liberator ma , come da vari anni a questa parte, continuando a collaborare con le associazioni anti-schiaviste che dal 1831 si adoperano nell'Underground Railroad, un sistema di gallerie scavate sotto il cuore di Boston atte ad aiutare gli schiavi fuggiaschi delle colonie del sud. Eppure qualcosa nell'operato di Lincoln lo confonde: benchè la battaglia abolizionista sia un principio ideologico che Longfellow ha abbracciato con tutta la convinzione possibile tuttavia egli aborrisce dalla necessità della guerra, che è un assassinio autorizzato di fratelli contro fratelli dettato forse da motivazioni meno umanitarie.

Tra i letterati di Boston sta prendendo piede la convinzione che la guerra nasca invece da necessità economiche dettate dalla rivoluzione industriale, che pretendeva un sistema unitario della produzione affinchè l'America potesse aspirare alllo status di potenza mondiale. Ciò prevedeva un'adeguata industrializzazione e modernizzazione dell'agricoltura in tutto il territorio nazionale e l'utilizzo di macchine che affrancassero l'America intera dalla dipendenza della manodopera umana. Lo schiavo era comunque un cattivo affare perchè, a fronte di un lavoro limitato nel tempo , egli doveva essere nutrito curato e difeso a vita, il che ne annullava i vantaggi economici. Gli stati del sud, abbarbicati alla loro mentaità schiavista e retrograda, non avrebbero concesso alla Nazione il balzo in avanti necessario ma erano anzi sul punto di affossarla politicamente. Con ciò le ricchezze necessarie per il salto di qualità erano tutte concentrate nelle mani degli schiavisti, in un sud florido e ricchissimo dominato da gente totalmente contraria a concetti di Uguaglianza e Unità. Infine voci maligne affermavano che l'obiettivo reale di Lincoln e del partito repubblicano era di sfruttare la guerra per andare alla maggioranza, scavalcando decenni di Governo Democratico, reputato " antiquato e reazionario " oltre che ( e questa è verità ) colluso con gli interessi privati dei baroni del sud. In particolare Longfellow ha avuto in mano una lettera che il Presidente Lincoln aveva scritto nell'agosto del 1862 a James Conkling e che, chissà come, girava in copia nei circoli abolizionisti di Boston. Molti passaggi di questa turbavano ormai le menti attiviste, in preda al dramma di avere forse appoggiato interessi privati piutosto che umanitari. Ecco qui un estratto : "«C'è voluto più di un anno e mezzo per sopprimere la ribellione prima che fosse tenuta la proclamazione, gli ultimi cento giorni dei quali passati con l'esplicita coscienza che stava arrivando, senza essere avvertita da quelli in rivolta, ritornando alle loro faccende. La guerra è progredita in modo a noi favorevole dall'annuncio della proclamazione. So, per quanto sia possibile conoscere le opinioni degli altri, che alcuni comandanti delle nostre armate in campo, che ci hanno dato i successi più importanti, credono nella politica dell'emancipazione e l'uso delle truppe di colore costituisce il colpo più pesante finora sferrato alla Ribellione, e che almeno uno di questi importanti successi non sarebbe stato raggiunto se non fosse stato per l'aiuto dei soldati neri. Tra i comandanti che hanno queste opinioni ve ne sono alcuni che non hanno mai avuto alcuna affinità con quello che viene chiamato abolizionismo o con le politiche del partito repubblicano ma le sostengono dalla prospettiva puramente militare. Sottometto queste opinioni come intitolate ad una certa rilevanza contro le obiezioni spesso mosse che emancipare ed armare i neri siano scelte militari poco sagge e non siano state adottate come tali in buona fede.» ( Presidente Lincoln, 26 agosto 1863)

Ma Longfellow sapeva anche della lettera precedente , sempre a Conkling, in cui le parole di Lincoln si prestano ancor più ad amari dubbi.: " «Io salverei l'Unione. La salverei nella maniera più rapida al cospetto della Costituzione degli Stati Uniti. Prima potrà essere ripristinata l'autorità nazionale, più simile sarà l'Unione "all'Unione che fu". Se ci fosse chi non desidera salvare l'Unione a meno di non poter al tempo stesso sconfiggere la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Il mio obiettivo supremo in questa battaglia è di salvare l'Unione, e non se porre fine o salvare la schiavitù. Se potessi salvare l'Unione senza liberare nessuno schiavo, io lo farei; e se potessi salvarla liberando tutti gli schiavi, io lo farei; e se potessi salvarla liberando alcuni e lasciandone altri soli, io lo farei anche in questo caso. Quello che faccio riguardo alla schiavitù, e alla razza di colore, lo faccio perché credo che aiuti a salvare l'Unione; e ciò che evito di fare, lo evito perché non credo possa aiutare a salvare l'Unione. Dovrò fermarmi ogni volta che crederò di star facendo qualcosa che rechi danno alla causa, e dovrò impegnarmi di più ogni volta che crederò che fare di più rechi giovamento alla causa. Dovrò provare a correggere gli errori quando dimostreranno d'essere errori; e dovrò adottare nuove vedute non appena mostreranno di essere vedute corrette...Ho sostenuto qui i miei propositi in accordo con il punto di vista dei miei obblighi ufficiali; e non ho intenzione di modificare la mia più volte ribadita volontà personale che tutti gli uomini possano essere liberi» ( Presidente Lincoln, 22 agosto 1863)

E' con questo animo diviso a metà che nell'aprile del 1863 Longfellow ha dovuto appoggiare l'arruolamento del suo adorato figlio maggiore , Charles, nell'Esercito dell'Unione. Infiammato dagli ideali di fratellanza e di eguaglianza, una febbre di cui ormai si era ammalata la metà della gioventù degli Stati del Nord, il giovane ancora minorenne per l'epoca , non avendo il coraggio di esporre al padre già depresso la sua volontà di partire come volontario , fugge di notte nell'aprile 1863 e fa regolare richiesta di arruolamento pressoil Comando di Artiglieria del Massachussetts come soldato semplice. Porta un cognome illustre e non reca con se' l'autorizzazione scritta del padre all'arruolamento, un atto necessario per quei tempi. Così il Comandante della Batteria A, tale Capitano WH McCartney, scrive a Longfellow esponendo la situazione. Non sto a descrivervi la lotta interna che agitò Henry Longfellow nei giorni che seguirono: il suo animo era violentemente combattuto tra gli ideali nei quali aveva creduto fino a quel momento e che lui stesso aveva inculcato nell'intera famiglia e l'ansia di riabbracciare il giovinetto, che si avviava ad una morte quasi certa. Alla fine il suo senso d'onore e il forte credo ideologico prevalsero; l'autorizzazione arrivò e Charles partì per la guerra.

Glielo restituiranno nel novembre dello stesso anno colpito alla schiena da due proiettili e ridotto ad un vegetale per tutta la vita.

Intanto la guerra è al massimo della sua virulenza e le notizie dei massacri sono all'ordine del giorno. L'intera nazione è in lutto, la fede vacilla e ogni minuto si contano i morti. Il mondo sta esplodendo in una pazzia generale di cui non si vede la fine ma col presentimento collettivo che le cose non andranno come tutti speravano, che lo Spirito non trionferà e che l'Uomo tornerà al servizio dell'Uomo in altra e più maligna veste di schiavo. E' con questo amaro e cocente sentimento di disperazione che nella notte di Natale del 1863 Henry Wodsworth Longfellow scriverà una delle più belle pagine della letteratura mondiale in una poesia che sembra schizzar fuori dalle viscere e dal petto dell' America stessa. Ecco il testo integrale nella versione di 7 stanze.

I heard the bells on Christmas Day

"I heard the bells on Christmas Day Their old familiar carols play, And wild and sweet The words repeat Of peace on earth, good-will to men!

And thought how, as the day had come, The belfries of all Christendom Had rolled along The unbroken song Of peace on earth, good-will to men!

Till, ringing, singing on its way, The world revolved from night to day, A voice, a chime A chant sublime Of peace on earth, good-will to men!

Then from each black accursed mouth The cannon thundered in the South, And with the sound The carols drowned Of peace on earth, good-will to men!

It was as if an earthquake rent The hearth-stones of a continent, And made forlorn The households born Of peace on earth, good-will to men!

And in despair I bowed my head; "There is no peace on earth," I said; "For hate is strong, And mocks the song Of peace on earth, good-will to men!"

Then pealed the bells more loud and deep: "God is not dead; nor doth he sleep! The Wrong shall fail, The Right prevail, With peace on earth, good-will to men!"

Ho sentito le campane ( il giorno di Natale)

Ho sentito le campane il giorno di Natale Il loro vecchio e familiare canto,

e selvagge e dolci Le parole inneggiare " Pace in terra e agli uomini di buona volontà! "

E ho pensato che. in questo Santo Giorno, I vessilli della cristianità intera si sono sgretolati

e che il dolce canto di pace in terra e agli uomini di buona volontà sia stato troncato,

e che mentre esse suonavano il mondo abbia mutato questo giorno in una buia notte ( distruggendo ) il dolce canto che inneggia alla Pace sulla terra e agli uomini di buona volontà.

Perchè da ogni nera e maledetta bocca tutti i cannoni tuonavano nel Sud, E il loro frastuono ha soffocato le dolci parole Di pace sulla terra e agli uomini di buona volontà!

Era come se un terremoto immane scuotesse le viscere dell'intero continente, abbattesse intere famiglie al canto di " Pace in terra e agli uomini di buona volontà" !

Allora disperato abbassai il capo dicendo a me stesso "Non c'è pace sulla terra, l' 0dio è troppo forte, ha sputato sulle parole che inneggiano alla Pace sulla terra e agli uomini di buona volontà " ...

Ma in quell'istante le campane mi hanno scosso con un canto dolce e profondo: " Dio non è morto, - mi dissero -egli non dorme, Il Male verrà sconfitto, il Bene trionferà e la Pace tornerà sulla terra e ( nel cuore ) degli uomini di buona volontà.. "

Parole amare, che non troveranno immediatamente il consenso della critica. In realtà il periodo era troppo "caldo e difficile " per concedere ampia eco a un testo dalle sfumature forti e antibelliche, malgrado l'intera poesia fosse un inno alla pace e all'Amore Universale.

Il desiderio di Longfellow era di pubblicarlo come stimolo alla riflessione nei riguardi delle nuove leve, quella folla di giovani che ancora attendeva infiammata il raggiungimento della maggiore età per arruolarsi tra le fila dei volontari. Oppresso dalla sciagura dell'amato figlio Charles, che non si rialzerà più dal letto, egli sente dentro di se' il dovere di evitare il suo stesso dolore ad altri padri e altre madri. Tuttavia I heard the bells non verrà pubblicata che nel febbraio 1865 sulla rivista giovanile Our young folks quando ormai la guerra era agli sgoccioli e , bene o male,tutti già sapevano come sarebbe andata a finire. La mancata diffusione della poesia probabilmente è imputabile al rispetto del sentimento patriottico piuttosto che a un chiaro ostracismo governativo: i principi base della guerra erano comunque di tutto rispetto e ampiamente condivisibili. Ciò che incise sicuramente fu il comportamento dello stesso Longfellow che, dopo le sue sciagure, si chiuse praticamente in se stesso polemizzando però su tutto, attirandosi così rancori e antipatie di gran parte dell'elite intellettuale del periodo. I suoi viaggi in Europa, materia prima di moltissimi saggi, si interruppero drasticamente e il poeta si ritirò gradualmente in un hermitage nel quale erano tollerati solo i vecchi amici di un tempo, come William Dean Howells, James Russel Lowell, Charles Eliot Norton e pochi altri intimi. In un inconscio tentativo di sfuggire al presente costituisce il Circolo Dante, che si dedicherà a tradurre in Inglese tutte le opere del Sommo Poeta e che riceverà plausi dall'intera Nazione. I Heard the bells dormirà invece fino al 1872, quando l'organista Inglese John Baptiste Calkin non vi aggiungerà un sottofondo musicale utilizzando un vecchio arrangiamento adattato poi al testo.

Il brano piacque e fu un modo per riavvicinare il triste Poeta al popolo Americano, che riprese ad amarlo anzi con maggior impeto rispetto ai decenni precedenti. E, mentre il consenso popolare cresceva al punto che nel 1877 l'America festeggiò il suo settantesimo compleanno con parate , discorsi e letture pubbliche delle sue poesie concedendogli il lusso di essere la prima star della Nazione, la critica letteraria tendeva a declassarlo definendolo " plagiatore e imitatore delle forme Europee ", nonchè " scrittore per bambini " (Lewis Mumford, 1880) Henry Longfellow morì poi nel 1882, circondata dall'affetto dei figli e nipoti. E' l'unica eccellenza straniera a godere di un busto nell'Abbazia di Westminster, posto già nel 1884. L'America lo ha ricordato con due francobollli: il primo nel 1940. Il secondo è stato coniato per commemorare i 200 anni dalla sua nascita. La canzone I Heard the bells non ha avuto molta fortuna. Dopo un breve periodo di auge è stata lasciata nel dimenticatoio fino a quasi gli anni '50. Poi è stata ripescata da Elvis Presley, Bing Crosby, Johnny Cash, Jimmy Rodgers e altri artisti che l'hanno riproposta in varie salse...ma nessuna memorabile.

La versione della Mormon Tabernacle Organization è per me la versione più aderente all'originale

In Italia è pressocchè sconosciuta. Io la trovo attualissima, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, quando la guerra oggi più che mai deve essere evitata ad ogni costo e in qualsiasi forma... poichè essa risulta sempre dannosa per il popolo e per chi la subisce e un buon affare solo per chi la scatena.

Potete ascoltare la mia interpretazione nell'album Christmas Night. Ho preferito una versione quasi a metà tra il blues e il country in un approccio confidenziale che presenta variazioni dissonanti ...come amare risultano essere le parole del testo. Mi auguro che il brano faccia presa nel vostro cuore e vi stimoli a guardare l'ottusità di qualsiasi guerra, al di là di banali implicazioni religiose, con occhi puri e sinceri. sono le parole del testo .

Questa dei Casting Crows è però forse la più bella

Ti interessa altro sulla vita e le opere di

Henry Wadsworth Longfellow?

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